A che cosa serve il fluoro? Il fluoro fortifica le ossa favorendo il deposito del calcio al loro interno e promuove il buono sviluppo dei denti. Inoltre riduce il rischio di danni allo smalto dei denti contrastando l’acidità nel cavo orale.
L’importanza del fluoro nella prevenzione della carie è supportata da un’ampia letteratura scientifica ed è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della salute italiano.
La carie è una malattia infettiva dovuta a batteri che metabolizzano gli zuccheri presenti nel cavo orale, producendo acidi corrosivi nei confronti dello smalto e della sottostante dentina..
Che cos’è il fluoro
Il fluoro è un elemento presente in piccole quantità in quasi tutti i tessuti dell’organismo. I livelli più elevati si trovano nello scheletro e nei denti.
Si tratta di un minerale naturale appartenente alla famiglia degli alogeni1. Nel suo stato puro, ha forma gassosa. In forma minerale invece è presente in gran parte nella fluorite come ione fluoruro in questa forma inoltre ne sono ricchi anche tanti alimenti e le acque di numerose reti idriche. E’ l’ elemento chimico più reattivo2 della tavola periodica. Ne troviamo anche piccole quantità in quasi tutti i tessuti dell’organismo. I livelli più elevati si trovano all’interno dello scheletro e dei denti.
In quali alimenti è presente il fluoro?
Le principali fonti alimentari di fluoro sono:
- Il Pesce
- I Frutti di mare
- Il latte
- La Carne
- I Formaggi
Il livello del fluoro negli alimenti di origine vegetale varia molto a seconda delle caratteristiche del terreno su cui sono stati coltivati e dell’eventuale uso di fertilizzanti.
Altre fonti di fluoro sono:
- Il Tè
- L’acqua potabile
- L’acqua Fluorizzata
Qual è il fabbisogno giornaliero di fluoro?
Il fabbisogno di fluoro varia a seconda dell’età. Nei bambini fino a 6 mesi di vita è di 0,1-0,5 mg al giorno; da 6 mesi a 1 anno di 0,2-1 mg al giorno; tra 1 e 3 anni da 0,5 a 1,5 mg al giorno; tra 4 e 6 anni da 1,0 a 2,5 mg al giorno; a partire dai 7 anni da 1,5 a 2,5 mg al giorno. Agli adulti si consigliano da 1,5 a 4,0 mg di fluoro al giorno.
Quali conseguenze può determinare una carenza di fluoro?
Una carenza di fluoro può aumentare l’incidenza di problemi ai denti, ad esempio la carie.
Quali conseguenze può determinare un eccesso di fluoro?
Un eccesso di fluoro può interferire con l’attività di diversi enzimi, alterare il metabolismo delle vitamine e compromettere il buon funzionamento del sistema nervoso centrale, di reni e surreni, del fegato, del cuore e degli organi riproduttivi. Inoltre può causare un ritardo nella crescita e portare a osteosclerosi o a calcificazione delle articolazioni e dei tendini. Inoltre può portare a fluorosi dentale, una situazione in cui i denti appaiono opachi e macchiati.
Dosi molto elevate possono causare la marmorizzazione dei denti, con scoloramento dello smalto, pirosi e dolori ai piedi e alle caviglie. L’assunzione di dosi eccessive può portare anche a fluorosi scheletrica, un indurimento anomalo delle ossa associato a dolori e rigidità delle articolazioni, debolezza, danni al sistema nervoso e paralisi.
È vero che il fluoro fa bene ai denti?
Negli ultimi anni è nato un dibattito all’interno della comunità odontoiatrica sull’effettiva efficacia dell’assunzione di fluoro.
Alcuni studi, in particolare, hanno dimostrato che un’eccessiva dose di fluoro comporti il rischio di contrarre la fluorosi dentale, una patologia che si manifesta con macchie sui denti.
L’opinione prevalente oggi tra i pedodontisti è che sia tutta una questione di dosaggio: un giusto apporto di fluoro rinforza lo smalto e ostacola la crescita dei batteri che provocano la carie senza provocare danni.
Il fluoro è importante per lo sviluppo dei denti, ma per trarre benefici dalla sua azione deve essere assunto a partire dalla nascita. Per questo il Ministero della Salute ne raccomanda la somministrazione ai bambini almeno fino a 6 anni che vivono in aree in cui l’acqua contiene quantitativi di fluoro inferiori a 0,6 ppm.
Come si attua l’applicazione topica di fluoro?
Molti dentisti preferiscono consigliare una somministrazione topica: si può, infatti, fornire fluoro sufficiente ai bambini grazie a spazzolino e dentifricio. In questo modo, i più piccoli imparano a curare la propria igiene orale e, contemporaneamente, proteggeranno i propri denti dalle carie.
La scelta del dentifricio in questo caso è cruciale, di conseguenza è importante consultarsi con il proprio pedodontista per valutare il caso singolo e monitorare il rischio di fluorosi in maniera costante
Che cos’è la ionoforesi
É un ottimo metodo di prevenzione della carie (indicato sopratutto per i bambini) e delle malattie parodontali. Viene usata anche per trattamenti di desensibilizzazione in caso di ipersensibilità dentinale e trattamenti endocanalari. É una metodo semplice e non invasivo, indolore, adatta anche ai bambini.
Nel caso della fluoroprofilassi, ovvero nell’utilizzo del fluoro per prevenire lesioni cariose e rinforzare lo smalto e le pareti dei denti, durante la seduta di ionoforesi viene inserito in bocca un cucchiaio con al suo interno una spugnetta imbevuta di un gel al fluoro.